lunedì 16 luglio 2012

Scarpette da punta - la prima volta



Le scarpette da punta, si sa, sono il chiodo fisso di ogni ballerina!



Ma non è così facile arrivarci: bisogna avere l'età e, soprattutto, la pazienza. Per non dire poi degli insegnanti qualificati! Molto spesso ho sentito dire di ragazze che le hanno indossate troppo presto avventatamente e adesso soffrono di problemi ai legamenti delle caviglie.

L'età si aggira intorno ai 12\13 anni, ma dipende dal fisico di ogni bambina. Ci sono bambine che a 11 anni sono già cresciutelle, e altre che hanno bisogno di un altro anno per raggiungere la conformazione fisica necessaria.; e naturalmente, dipende anche da come ognuna lavora il suo corpo durante le lezioni.

Io personalmente le ho indossate pochi mesi dopo aver ripreso lo studio perché, ovviamente, dovevo riabituare il mio corpo alla rigidità della danza. L'insegnante, che adesso non ho più, ha sempre creduto in me e me le ha fatte indossare anche durante il saggio, che è andato benissimo e ho ricevuto molti complimenti.

1) Come e dove scegliere le prime scarpette da punta?
Solamente l'insegnante potrà darvi le dritte più giuste, che vi ha seguito durante il vostro lavoro e conosce il vostro fisico. Del resto, di modelli di scarpette ce ne sono a volontà: quelle con la suola più dura, quelle con la mascherina più alta, quelle senza elastico, quelle per le principianti, quelle con l'appoggio più stretto... e ogni scelta deve dipendere solo e unicamente da come voi vi ci sentite, oltre alle dritte dell'insegnante. La mia, per esempio, mi aveva consigliato delle modeste Sansha solo per le primissime lezioni, ma poi si sono rivelate un fallimento e ho dovuto scegliere un altro modello, questa volta da sola, seguendo il mio istinto.
Così mi sono affidata alle Grishko per un sacco di mesi, in particolare Pro 2007 perché erano tra le meno costose e tra le più disponibili. Durezza M o H, sinceramente si rompono nello stesso tempo!

Poi dopo sono passata alle Bloch, perché le Grishko erano finite e mi servivano urgentemente per il saggio. E wow!, mi sono trovata meglio del previsto. Modello Bloch Aspiration, piuttosto facili da lavorare (furono l'unico modello con la grandezza adatta al mio piede, che purtroppo è molto fino), che adesso cominciano però a rompersi!

Per il come, quindi, seguite sia le vostre sensazioni, sia i suggerimenti della vostra insegnante.
Per il dove, vi consiglio di cercare dei buoni negozi specializzati in danza e non affidarvi ai negozi di sport come Decathlon, dove io personalmente ho testato le punte per curiosità e non vi dico che disastro... spesso non sono neanche bene accoppiate le giuste grandezze, in alcune non c'era neanche la marca e se c'era, sembravano una copia riuscita male. Le ho prese, le ho piegate una sola volta, e già si erano quasi spezzate. Quindi, evitate!

Eccovi dei buoni negozi di danza a Roma, che io stessa ho visitato e consiglio:
http://www.coppelia.com/it/roma.asp 
http://www.danzabazaar.it/

Le marche delle punte sono tante. Le più conosciute e reputate di buona qualità sono: Grishko, Bloch, Gaynor Minden, Freed, Capezio, Sansha, Repetto, Porselli... ed ognuna ha svariati modelli in base a durezza e forma.

Ricordate che nessuno potrà dirvi "non usare le Grishko, non sono buone, io le ho provate!", perché come ho già detto, ognuna ha il suo piede e ognuno ha le proprie opinioni. Io per esempio, come ho già detto, mi sono trovata male con tutti i modelli provati della Sansha, ma conosco ragazze che le usano senza lamentarsene. O altre che, invece, le Grishko non le reggono, per la loro famosa forma a V.


2) Come cominciare ad usarle?
Come vi dirà qualunque altra ballerina e qualunque altra insegnante... non cominciate da sole!, sarebbe preferibile. Se invece la vostra insegnante vi guida in qualche piccolo esercizio preparatorio, allora ci può stare. Ma che si cominci a far pirouettes e salti... ecco, io aspetterei, perché se si scivola son dolori!

Un esercizio tipico delle punte, efficace anche per smollarle, è questo: partire dalla I posizione, eseguire un plié, andare in punta rimanendo in plié, per poi salire en pointe, e svolgere lo stesso esercizio al contrario, spingendo per bene il collo del piede e sforzando le gambe in en dehors.

Un altro invece è quello di fare semplici passaggi, anche semplicemente in VI posizione, dalla mezza punta alla punta, e insistere sulla mezza punta, poiché ogni scarpa da punta appena comprata sarà dura come la roccia. Si consiglia infatti di ammorbidirle inizialmente con le mani (dipende un po' dalla linea di pensiero, ci sono insegnanti che puntano unicamente al lavoro del piede e non concedono mani), e cioè curvandole leggermente in entrambi i sensi e forzare le prime mezze punte.

Capirete che le vostre punte sono sufficientemente ammorbidite quando non sentirete più di avere due palette  ai piedi, ma di avere i vostri piedi in punta!
Una volta mi capitò di arrivare in ritardo col treno e di aver appena comprato le punte, e quindi fui costretta a fare la prova del saggio con delle Grishko H... non riuscii ovviamente a salire in punta e avevo i piedi "da papera".
Una volta che sentirete le punte vostre, cioè come prolungamenti dei vostri stessi piedi (come racconta l'ex ballerina Sophie Flack in 'Balla, sogna, ama', le punte devono essere i piedi stessi per potervici danzare liberamente.

3) Come legare nastri ed elastico?
Se avete appena comprato le vostre prime punte e dovete ancora farle vedere all'insegnante, non cucitele. Alcuni negozi permettono di non pagarle e portarsele alla scuola per farle vedere (dipende anche dal tipo di scuola dove andate, spesso lo chiedono, e ovviamente bisogna lasciare un recapito), ed eventualmente restituirle. Oppure, pagare direttamente con una telefonata se la scelta è andata a buon fine!

In questo secondo caso, allora vi darò dei piccoli suggerimenti che io stessa adotto: ci sono svariati modi e ognuna si trova meglio col proprio, naturalmente.

In genere taglio i nastri di modo che possano fare due giri completi attorno alla caviglia; li cucio quasi alla fine della scarpetta (piegando il tessuto formando una V e trovando le estremità della V stessa), e faccio in modo che arrivino fino alla parte interna della caviglia stessa, una volta arrotolati dal piede a forma di X. Il nodino deve essere corto ma non troppo, e dovete poi nascondere il restante del nastro sotto il nastro stesso.
Non legatele troppo strette perché può farvi male, nonché impedirvi di andare totalmente in punta e quindi far slegare le cuciture per un'eccessiva pressione; ma neanche troppo lenti, perché devono pur sostenervi.

Per l'elastico, non tutte ce l'hanno, come ho potuto notare; oppure, non tutte hanno i nastri, ma hanno un grosso elastico. Questo però vale solo nelle lezioni normali, durante i saggi è sconsigliato.
Io uso sempre un elastico color carne di media grandezza, e lo lego alla cucitura intermedia della scarpetta, ma ci sono anche degli elastici più larghi e altri meno spessi e più trasparenti.
In genere, chi ha un portentoso e forte collo del piede, cuce un secondo elastico alla sommità dell'apertura della scarpetta, al livello per intenderci degli elastici interni, di modo che esca solo per qualche centimetro.
E c'è anche chi, invece, il nastro lo cuce molto più indietro del centro della scarpetta che uso io (e ultimamente ci ho provato anche io), perché evita per piedi particolarmente fini e scarpette nuove che alla mezza punta sfuggano via.

Vi collego anche ad un altro blogspot.com dove potrete trovare delle immagini molto utili: http://anitagiangregorio.blogspot.it/2010/03/allacciare-le-scarpe-da-punta.html

Buona fortuna!

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