mercoledì 25 luglio 2012

Belle linee? Gambe a sciabola!



Sicuramente ne avrete già sentito parlare: tanto quanto un bel collo del piede sviluppato, ambite sono anche le famose gambe a sciabola, cioè quelle dotate di un ginocchio iperflesso.

A cosa sono dovute? Perché sono così valorizzate? Sono veramente più difficili da utilizzare? Scopriamone qualcosa in più, sia per chi le possiede e per chi no!


Esteticamente molto belle, donano alla figura di una ballerina delle linee ancora più morbide ed armoniose, ancora più se accompagnate da un bel collo del piede sviluppato, che viene evidenziato proprio per la natura delle gambe.
Inutile dirlo, però: è una rarità. Le ballerine che conosciamo hanno quasi tutte questa caratteristica, ma dobbiamo anche considerare quante milioni di ragazze, proprio per il non possedere determinati requisiti, vengono respinte. Se ci facciamo qualche conto, capiremo che non sono poi così diffuse...!
Ballerine famosissime che le hanno sono, per esempio: Svetlana Zakharova, Alina Somova, Evgenia Obraztsova, Anastasia Matvienko, Sylvie Guillem, Alessandra Ferri...


Diamo una definizione più precisa: l'iperestensione delle gambe è quando queste ultime in posizione completamente tesa non seguono una linea verticale immaginaria, ma una curva, che tende a spostare il peso del corpo all'indietro. Per questo bisogna usarle con cautela, perché sono purtroppo delle gambe più facili da danneggiare rispetto ad un normale ginocchio dritto.
Per non parlare poi del peso: sarà più difficile per chi le possiede bilanciarsi sulle mezze punte e sulle punte, eseguire delle pirouettes e persino chiudere una quinta. Necessitano dunque un lavoro mirato e ben seguito, per evitare problemi.
Non raramente, difatti, leggo di ragazze che se ne lamentano, che spesso sono costrette ad evitare i corsi di danza classica proprio per questo motivo. Forzandole troppo, infatti, si costringe il ginocchio ad andare ancora più indietro, e questo a lungo andare può provocare danni anche al resto delle gambe e impedire una normale mobilità, quali addirittura il semplice camminare nei casi più gravi.
Certe persone ci nascono, altre invece possono svilupparla più tardi, specie con gli allenamenti tipici della danza classica e della ginnastica, quali artistica e ritmica. Non a caso, infatti, anche in quest'altro campo possiamo trovare molte ginnaste con questo tipo di caratteristica. 


Però, notato ormai da tanti, stiamo assistendo in questi ultimi anni ad un'eccessiva ammirazione e privilegio per le ballerine fisicamente dotate che, molto spesso, presentano delle carenze tecniche, ma sono pur sempre  prese. Discussioni e discussioni in forum dedicati alla danza che ronzano attorno nuove stelle come Alina Somova, che pur avendo un fisico perfetto e delle gambe da sogno, presenta delle carenze e si concentra unicamente, a detta di molti, sulla sua flessibilità un po' troppo da ginnasta. 

Sono veramente fondamentali, le gambe a sciabola?
Assolutamente no! Sono solo un dettaglio che ammorbidisce la figura rigida e verticale di una ballerina classica, e anzi molto spesso, come ho già detto, rendono il tutto ancora più difficile. 

Troverete sicuramente interessante questa discussione soprattutto per i versi finali: Giornale della danza - Luciano Cannito

"Qual è la tua idea della danza?
Io vorrei smetterla di parlare di banalità e di avere sempre il ruolo, noi della danza, di ignoranti e superficiali. Mi piacerebbe fare come i miei colleghi della commissione canto che parlano di emozioni, di anima, di sentimenti, perché queste sono le cose che fanno la differenza. Se continuiamo a parlare solo di punte stese o di gambe a sciabola, la danza verrà sempre considerata come una cosa formale, quando invece l’artista è quello che ti tocca il cuore con altro. Se posso fare un altro esempio, ma su questo non mi aspetto nessun “agguato” in trasmissione perché parlo di una persona che conosco benissimo e con cui ho lavorato, Maya Plitseskaya era completamente storta (ovviamente per i canoni della danza) eppure ancora oggi fa fatica ad andare in giro in Russia perché tutti la fermano e le chiedono l’autografo ricordandone la grandezza. Questo sta a significare che essere una grande ballerina vuol dire molto di più che eseguire canonicamente un movimento."

Mi trovo assolutamente d'accordo con le sue parole. Non confondiamo la danza classica con la ginnastica, colli del piede e gambe a sciabola; è prima di tutto un'arte che narra di emozioni, gioie, tragedie, commedie, dolori... come del resto ogni arte che l'essere umano ha ingegnosamente creato!





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