mercoledì 18 luglio 2012

Critiche della danza: Alina Somova e non solo


Alina Somova è una giovane ballerina in ascesa, ma allo stesso tempo disprezzata per delle sue "carenze tecniche" e "attitude e arabesque imbastarditi".


Sicuramente conoscerete questa giovane bellissima ragazza dai capelli biondi e dalle lunghissime gambe a sciabola, ma forse non conoscerete i pesanti insulti che girano su di lei sul mondo del Web. 
Vi elencherò i risultati delle mie ricerche approfondite, con tanto di foto e video, fonti e citazioni, dei quali io non ne sono assolutamente autrice, ma spettatrice in riflessione.


Criticata soprattutto per assomigliare più ad una ginnasta che ad una ballerina, e Alina Somova ha effettivamente delle bellissime e flessibilissime gambe a sciabola, che però agli inizi della sua carriera venivano un po' troppo lanciate spropositatamente durante le sue performance, cosa che non andava molto a genio a certi coreografi stessi. Difatti, solo successivamente tenderà a controllarle. Ma non è ancora abbastanza, per tanti critici.
Effettivamente noterete nei video che vi elencherò che non è ancora agli alti livelli di un'étoile come Svetlana Zakharova, alla quale è stata tanto paragonata, ma che al contrario esegue passi e posizioni in maniera scorretta e, soprattutto, antiestetica, al fine di raggiungere delle notevoli estensioni, che però spazzano via allineamento ed equilibrio.

Ho effettuato io stessa delle ricerche e sono arrivata nei meandri delle discussioni nel Ballet Alert Zone, tanto per citare un esempio, un forum molto curioso che a quanto pare ha scovato numerose imperfezioni della Somova (e non solo), definendola come un vero e proprio "dance alert"!

Dice l'utente Gnicholls, addirittura la grandiosa Svetlana Zakharova evoca delle critiche nel suddetto forum, e come per la giovane ballerina in questione, a proposito delle loro eccezionali estensioni.
Paragona poi Alina Somova a dei "dipinti italiani con pose esagerate", con una "estrema presenza scenica" che non riesce a seguire il tempo della musica. Mimica molto limitata, lì solamente per eseguire virtuosamente dei passi di danza, ma senza interpretazione...

Molti in questa discussione la pensano come lui. 

Specialmente un certo Simon G e ci lascia delle preziose riflessioni e considerazioni da fare, includendo anche il mito della danza classica Sylvie Guillem.

In breve, racconta di come l'ultima ballerina citata abbia cambiato la percezione del mondo del balletto, e di come le ballerine di oggi cerchino di andarle dietro a ruota, seguendo il suo esempio. Effettivamente dobbiamo riconoscere che il balletto di quarant'anni fa, e oltre, era ben diverso da quello odierno: vi basterà guardare delle clip su YouTube della grande Margot Fonteyn per rendervi conto di quanto fosse diverso il punto di vista. Estensioni molto basse e poco esagerate, arabesque sotto i 90°, fisici molto più possenti, l'importanza che si dava ai sentimenti provati e alla storia, alla virtuosità dei passi a due (specialmente con i cambiamenti che apportò il grande Nureyev!)... il tutto, contrapposto alle ballerine-ginnaste che ci vengono propinate, così come i canoni di bellezza della ballerina perfetta: magrissima, una piuma che deve volare, preferenza per le bellissime sinuose gambe a sciabola e un collo del piede notevole, estensioni, poco seno... insomma, la lista è lunga.

Tornando al suo commento, riferendosi a delle foto postate da un utente, fa notare con calma e spirito d'osservazione come, effettivamente, raggiungendo un'estensione oltre i 100° costringa il fianco ad alzarsi spropositatamente pur di seguire la prepotente spinta verso l'alto, così come il busto a storcersi.

"indeed nowadays a ballerina isn't seen as being a ballerina unless she can scratch her ear with her foot."
Cioè, una ballerina dei nostri giorni non è riconosciuta come tale, a meno che non possa grattarsi il suo orecchio con il piede. Una rivelazione molto schietta, ma anche veritiera, riferendosi anche alle rivoluzioni che ha apportato il famoso coreografo Balanchine, amante e precursore delle estremità, della contorsione delle gambe, nonostante i "danni" che provocassero alla linea del corpo da mantenere.
Purtroppo, questo messaggio è stato, come ci dice l'utente, quasi frainteso, ed ecco che dopo gli anni '70 sono arrivate quasi delle "sosia" della Guillem, a partire da una delle ballerine più flessibili del mondo, la Zakharova stessa.


Tornando alla Somova, come ho già detto all'inizio del post, imperversano le critiche, come questa: Alina Somova and her bastardized attitude, definito "à la sabesque", cioè un incrocio tra arabesque e à la seconde, e che quindi è un arabesque che tende a storcersi di lato, in parole semplici. Come potete benissimo leggere, "è un comune imbroglio assunto dalle studentesse dotate di una povera tecnica che considerano questi "trucchetti" come pura estetica".


Qui potrete notare effettivamente l'evidenza: Somova vs Zakharova. A sinistra, la Zakharova che esegue un corretto allineamento d'arabesque, e accanto la Somova che sbaglia allineamento e sposta il peso sulla gamba portante, poiché evidentemente era prossima ad una perdita d'equilibrio, se non fosse stato per il partner. Qui, il video dell'accaduto, agli ultimi secondi del video: Alina Somova - La Bayadère.
E ancora, dallo stesso sito, altre foto versus: Comparision of false arabesque, mostrando quale sia la corretta esecuzione del passo (dove effettivamente la gamba non ha bisogno di arrivare alle stelle), e di nuovo l'arabesque "à la sabesque" della Somova, totalmente distorto e troppo aperto al pubblico nei panni della morta Giselle.








Nata a Leningrado, si diploma nella facoltosa accademia del balletto russo Vaganova nel 2003, preziosa pupilla dell'insegnante Lyudmila Safronova.
Direttamente nel 2003 fu ammessa alla compagnia del balletto del teatro Mariinsky e un anno dopo fu promossa al posto di solista. Ha danzato in alcuni dei balletti più conosciuti al mondo, preziosità nel suo repertorio, come 'Il Lago dei Cigni', 'La Bella Addormentata' e 'Giselle', e tanti altri che troverete nel sito.





E voi, qual'è il vostro giudizio?
Il mio modestissimo e insignificante parere, non essendo né esperta, né una critica, né quant'altro: anche io ero rimasta perplessa alla sua prima performance nei ruoli di Odette e Odile (che sono anche i miei preferiti in assoluto), e anche io ero rimasta delusa dalle sue eccessive estensioni e la sua mancanza d'interpretazione, che non giungeva ai livelli di altre ballerine come Ulyana Lopatkina e Marianela Nunez, a mio parere alcune delle migliori in questi due ruoli in contrapposizione.
Ma poi, rivedendo una seconda versione, più controllata e più matura, slanci di gambe più controllati, musicalità e mimica molto più lavorate, devo dire che mi sono ricreduta. Non è partita col piede giusto, forse, e ancora deve trovare quello giusto: però c'è comunque da dire che eccelleva tra le altre ragazze della Vaganova e che sia molto piacevole da guardare, soprattutto nei balletti romantici come Giselle, che lei stessa definisce come i migliori ruoli per la sua personalità.
Deve raggiungere ancora dei perfezionamenti, questo è sicuro. Vedremo come andrà. Probabilmente dovrebbe cambiare coach ed avere delle dritte più corrette che suscitino meno commenti (come ha anche fatto notare uno degli utenti della discussione). Ma la perfezione non esiste, e anche le migliori ballerine citate per far la differenza con la Somova, sicuramente, hanno avuto e hanno ancora tuttora dei piccoli difetti da lavorare. Ricordo, per esempio, delle vecchie interviste e dei video della Zakharova da giovane, agli inizi della sua carriera, notai che nelle pirouettes faceva fatica a chiudere correttamente il piede in passé e quindi a farlo ben combaciare col ginocchio. Spesso invece, sorpassava la linea della gamba.

Nel frattempo però, i critici del balletto attuale stanno prendendo di mira altre giovani ballerine debuttanti, come Oksana Skorik, protagonista del film-documentario di Sophie Kinsella, "A beautiful Tragedy", che io stessa ho acquistato e guardato e di cui vi parlerò nei prossimi post.

2 commenti:

  1. Zakharova e Somova sono molto differenti. Entrambe hanno lineamenti che lasciano a bocca aperta, ma basta guardare la variazione del Cigno Nero interpretata prima da una e poi dall'altra...
    ...La Zakharova trasmette emozioni uniche, come dovrebbe fare nell'ruolo di Odile ti incanta. Potrebbero esserci altre 200 ballerine sul palco che di sicuro noteresti solo lei. Alina invece non trasmette niente,pensa solo a ''fare la variazione giusta senza errori'',balla per se stessa e non per gli altri.

    La danza è in continuo cambiamento, purtroppo si avvicina sempre più alla ginnastica. Ma bisogna sempre ricordarsi che: Una ballerina lo è veramente se balla oltre che con il fisico con il cuore :)!


    p.s scrivi benissimo,mi piace molto leggere i tuoi artioli :D Blog più bello che io abbia mai visto per ora! Articoli lunghi ma scritti in modo scorrevole! Complimenti! ��

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  2. Concordo al 100%. È da tanto che volevo leggere queste riflessioni. In un mondo dove si danza poco e si considerano solo gambe all'orecchio e colli del piede gonfi. Che tristezza.

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